Graziano Rinaldi

Un eroe qualunque

L’ultima volta che sono andato in Nepal ho notato che per le strade periferiche di Katmandu sfrecciavano potenti trattori colorati ed ho visto che sulla sgargiante carrozzeria era impresso il nome dell’eroe mahabharatiano “Arjuna”. Questo mi ha fatto riflettere su tante cose, tra le quali quanto sia profondamente radicata la mitologia dell’India classica. Del resto chi abbia resistito fino alla fine a qualche film prodotto a Boolliwood, che si tratti di un classico bianco e nero o di un più sgambettante film contemporaneo, si sarà reso conto che la trama è inequivocabilmente ispirata all’epica del Mahabharata. Probabilmente Arjuna, nell’immaginario collettivo indiano, è l’equivalente di Achille in quello occidentale, ma in India la tradizione occupa nella quotidianità del popolo uno spazio incommensurabilmente maggiore.Leggi tutto »Un eroe qualunque

Libertà va cercando

Ora che siamo di fronte all’ultimo seminario sulla Bhagavad Gita (agosto 2013), dopo 3 anni, 12 seminari di più giorni in varie parti d’Italia, centinaia di ore di lezione di Marco Ferrini, realizzo il percorso spirituale e psicologico fatto insieme a queste persone e al Maestro. Quanti cambiamenti nella mia vita esteriore e tanto più innumerevoli in quella interiore. Tre anni che sommati agli altrettanti precedenti in cui ho seguito il maestro nei suoi seminari itineranti, hanno trasformato la mia esistenza.
Io stesso non mi riconosco più.
E lo dico con la stessa consapevolezza del paradosso che ha caratterizzato ogni istante della mia partecipazione a questa comune avventura. Nei pochi, ma luminosi momenti in cui sono riuscito a riallineare l’intelletto col cuore, si è sciolta in me la scorza dura delle convinzioni automatiche, radicate nelle profondità oscure della mente e questo è successo proprio grazie alle paradossali verità, apparentemente contraddittorie, esposte dal Maestro nel commento alla Bhagavad Gita.
Io pensavo che la fede fosse l’arrendersi all’incomprensibile grandezza che ci sovrasta, immaginavo l’essere umano come una  “minima particella del creato… che porta in giro con sé la sua natura di morte” ,Leggi tutto »Libertà va cercando

Roma

Come una moltitudine di umani, ogni giorno devo preoccuparmi di cosa mangiare, di come gestire l’attività lavorativa, delle relazioni col prossimo, di trovare dei momenti di raccoglimento e altri per la manutenzione del corpo, di provvedere al mio cane, ecc. ecc. insomma una vita “normale”, della quale peraltro non faccio che ringraziare il Signore.
Ma periodicamente interrompo questo ritmo con un pellegrinaggio. sorrisi
Preciso che non sono mai stato a Santiago di Compostela né a Lourdes, bensì a Rimini, a Colle val d’Elsa, nella campagna aretina o in qualsiasi altro luogo dove quattro volte all’anno si tengono i seminari del Maestro. Questo marzo ho fatto un’eccezione: sono stato a Roma, insieme ai devoti e alle devote che organizzano le conferenze di Marco Ferrini.
Avevo già fatto alcune esperienze simili. Gli instancabili devoti dell’organizzazione sono pervasi da una fede gioiosa che contagia anche i non più giovani come me, il clima è di una serenità ispirata che ben predispone alla crescita interiore. La compagnia del Maestro è composta da persone motivate e portatrici di un messaggio controcorrente e non si respira l’aria di setta chiusa e desiderosa di fare proseliti a tutti i costi, piuttosto si è immersi in una sincera e spontanea accoglienza che mette subito a proprio agio.Leggi tutto »Roma