Cercasi Bravi Esorcisti

Questi allegri giovanotti potrebbero essere degli studenti universitari o più genericamente dei bravi e danarosi ragazzi in vacanza.
Invece sono dei criminali di guerra.
Il loro stato, il “più democratico del medio oriente”, ha allevato generazioni di uomini e donne che vivono nella paura e nell’odio. Armati fino ai denti “per difendersi”, sono finiti a praticare il tiro a segno su persone inermi, affamate, disperate.
Sorvolando sulla scialba ipocrisia del paese che li ospita e li protegge di sotterfugio (Italia), la domanda è: visto che la giustizia umana pare indifferente ai bambini e alle donne assassinate negli ospedali e bruciate vive nelle tende dei campi profughi, esiste almeno una Giustizia Divina?
Sicuramente esiste una responsabilità personale di chi si comporta in modo così mostruoso, forse non sarà perseguita in un tribunale, ma la storia passata ci dice che qualcosa accadrà, e non saranno rose e fiori, né per lo stato che si è macchiato di tali oscenità, né per i singoli che si appelleranno alla banalità del male di aver obbedito agli ordini.
Lo stato in questione (che evito di nominare perché la censura nei paesi che esportano la democrazia è molto forte) è già oggi un ospite sgradito alla quasi totalità della comunità internazionale e quando, come in questo caso, si pratica ospitalità da parte di governi compiacenti, ci si VERGOGNA di essere dalla parte di tali assassini. L’occupazione illegittima di territori, la segregazione razziale della popolazione autoctona, le sevizie e il terrorismo praticato come ragion di stato, si ritorcerà contro questo disgraziato popolo per secoli, ammesso che sopravviva al nuovo ordine mondiale che sta velocemente nascendo sulle rovine del vecchio impero USA.
Le conseguenze peggiori però le subiranno gli allegri giovanotti, maschi e femmine, che si sono macchiati dei crimini che sappiamo. Esiste una vastissima letteratura su quanto sia penosa la vita dei reduci di tutte le guerre, ma particolarmente angosciosa è quella di chi ha commesso atti di tale crudeltà. La sporcizia morale nascosta sotto il velo dell’inconscio, si paleserà negli incubi e nel disadattamento sociale, ma soprattutto nel momento della morte, quando salterà il tombino delle rimozioni.
Per sfondare i tabù sociali che devono infrangere coi loro crimini disumani, questi giovani devono essere educati molto a lungo alla violenza spietata e al disconoscimento di umanità del “nemico”. La luce della loro anima profonda deve essere oscurata da una propaganda capillare, incessante, fin dall’infanzia.
L’inossidabile Dante Alighieri ci rimanda a questo proposito una metafora efficacissima.
Parlando di un potente uomo d’affari genovese, Branca Doria, che aveva costruito la propria fortuna collezionando crimini e misfatti, Dante, incontrandolo all’inferno si meraviglia, poiché sapeva che non era ancora morto. La spiegazione fu che la persona apparentemente ancora in vita, era soltanto un involucro, poiché la sua anima si trovava già all’inferno, mentre il suo corpo e la sua mente erano  agitati da un demone che lo possedeva.
E’ un linguaggio medioevale, ma ci parla di un’esperienza senza tempo, del vissuto di uno stato disgraziato e di milioni di persone che hanno aperto le porte dell’inferno, lasciandosi travolgere dalla follia e dalla disumanità.
Non credo che la psichiatria possa fare qualcosa, forse molti bravi esorcisti potrebbero evitare che la catastrofe si allarghi agli ignavi e agli ipocriti compiacenti che agiscono sottobanco.
Graziano Rinaldi
10 settembre 2025

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